Ottanta i partenti in 17 al traguardo
IL VENETO PIECHELE FA POKER SUL TRAGUARDO IN SALITA DI CORSANICO
CORSANICO (LU).- Una corsa impegnativa e che porta sempre pochi corridori al traguardo. In verità gli organizzatori di questa gara nazionale di Corsanico coadiuvati come sempre dalla perfetta opera dell’Ocip di Pistoia, ne meritavano sicuramente un numero maggiore alla partenza rispetto agli ottanta che si sono messi il numero sulla schiena, ma il calendario è impietoso negli appuntamenti di fine agosto-primi settembre. Ha vinto il ventiduenne Andrea Piechele dell’Unione Ciclistica Trevigiani alla sua quarta vittoria stagionale e sono altrettanti per questo forte e brillante atleta i secondo posti. Nonostante la doppia ascesa del Pedona e l’arrivo dopo la salita da Pian di Conca a Bargecchia (era un tracciato che taluni osservatori non ritenevano del tutto adatto a Piechele)il corridore della Trevigiani si è esaltato fornendo una delle più belle prestazioni stagionali aggiudicandosi con sicurezza la corsa e anticipando il campione nazionale del Venezuela Monsalve che si è confermato uno dei migliori in assoluto e alla ricerca della prima vittoria in Italia. Già nella gare precedenti l’atleta della Mastromarco Sensi Mapooro era stato tra i migliori e l’attesa vittoria non potrebbe essere lontana per lui. Ottima prestazione anche per il campione toscano under 23 Appollonio e per Rizzo che era stato tra i migliori in assoluto anche il giorno prima nella corsa di Lastra a Signa dove il pistoiese della Maltinti Solgomma era giunto terzo.
ORDINE DI ARRIVO:
1)Andrea Piechele (Uc Trevigiani Dynamon) Km 141, in 3h35’, media Km 39,349;
2)Yonnata Monsalve (Ven-Mastromarco Sensi Mapooro);
3)Davide Appollonio (Hopplà Seano Bellissima);
4)Felice Rizzo (Maltinti Solgomma BCC);
5)Matteo Mammini (Hopplà Seano Bellissima);
6)Enrico Mantovani (Trevigiani Dynamon);
7)Ilya Gorodnichev (Rus- Sammarinese Gruppo Lupi);
8)Stefano Borchi (Mastromarco Sensi Mapooro);
9)Rafal Majka (Petroli Firenze Caselli);
10)Davide Mucelli (Bedogni Grassi Natalini).
ANTONIO MANNORI