Gareggiava nella Neri Nuova Comauto Promociclo
DRAMMA NEL G.P.CITTA’ DI VINCI – MUORE PER INFARTO FABIO FAZIO – GARA SOSPESA DOPO 95 CHILOMETRI.
VINCI (FI) – Dramma durante il 45° Gran Premio Città di Vinci, la gara elite-under 23 organizzata con partenza ed arrivo nella “Città di Leonardo“. Un malore risultato purtroppo mortale ha colpito il ventitreenne Fabio Fazio, elite della Neri Sottoli Nuova Comauto Promociclo. L’atleta siciliano, era nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1986, ma risiedeva con i genitori a Vignola nel Modenese; al momento del malore, si era al Km 95 di gara in località Sovigliana, Fazio viaggiava nelle retrovie, pare che si fosse già staccato il numero e viaggiasse assieme con altri atleti verso il traguardo di Vinci per fermarsi. Si è improvvisamente accasciato al suolo e nonostante l’intervento dei mezzi di soccorso al seguito della gara fatti intervenire oltre al 118 di Empoli ed il trasporto in ospedale, ogni sforzo di rianimazione è stato vano. Il cuore di Fabio aveva cessato per sempre di battere. A quel punto mancavano ancora venticinque chilometri al traguardo la gara è stata giustamente sospesa, decisione presa dai direttori di corsa Carlo Bugnami e Giancarlo Miccinesi con i giudici di gara e la società organizzatrice ed il gruppo lentamente ha raggiunto il traguardo di Vinci.
Fabio Fazio era arrivato in questa stagione nella formazione della Neri Nuova Comauto Promociclo dalla Sammarinese Gruppo Lupi, team toscano affiliato però nella Repubblica di San Marino. Non aveva ottenuto risultati di rilievo ma si era segnalato per la sua generosità. In questa corsa di Vinci risultava tra gli iscritti come riserva, ed aveva sostituito all’ultimo momento il suo compagno di squadra Federico Borella. Naturalmente la notizia di quanto successo ha generato sgomento e sconforto negli sportivi presenti a seguire la corsa di Vinci che aveva visto al via 100 atleti di 17 squadre. Inutile raccontare quello che era successo sul piano agonistico prima del dramma finale, con una serie continua di fughe, e che la media era stata subito veloce, nonostante i 32 gradi e la salita di Quattro Madonne da ripetere per sette volte. Purtroppo di passaggi ne sono avvenuti solo sei, e la corsa è costata la vita a un giovane che avevano salutato al momento della partenza.
ANTONIO MANNORI