IMPRESSIONANTE PARTECIPAZIONE PER L’ULTIMO SALUTO A FRANCO BALLERINI

CASALGUIDI (PT) – Il mondo del ciclismo, il mondo dello sport, e non solo quello, ha partecipato alle esequie funebri di Franco Ballerini svoltisi nella chiesa S.Pietro e Paolo a Casalguidi in provincia di Pistoia. Migliaia di persone hanno voluto con tale gesto rendere l’ultimo omaggio al commissario tecnico della nazionale azzurra, tragicamente morto domenica mattina durante il Rally di Larciano. Chi non ha potuto prender parte alla funzione religiosa officiata da don Renzo Aiardi, parroco della località pistoiese ai piedi del Montalbano, che ha scelto per l’omelia un brano del Vangelo relativo al miracolo di Lazzaro, aveva salutato per l’ultima volta il “cittì” azzurro nelle ultime 24 ore quando il pellegrinaggio nella Sala Francini della Misericordia di Casalguidi è stato ininterrotto. Una marea di persone sono sfilate attorno alla bara dove riposava Ballerini mentre alle spalle della stessa, era stata posta una gigantografia con la sua immagine in bici sulla pista del velodromo di Roubaix e la scritta sulla maglietta “ Merci Roubaix ” relativa al momento in cui nella primavera del 2001 lasciò l’attività ciclistica come atleta. Accanto alla foto la scritta “Ciao Franco”. La bara sulla quale erano state posate le maglie più prestigiose ed a lui più care, letteralmente sommersa dai fiori ed avvolta nella bandiera olimpica, al momento in cui è stata rimossa per il breve tragitto dalla sede della Misericordia alla chiesa, in pratica dall’altro capo della piazza. Inutile aggiungere le scene commoventi viste, molti non avevano più lacrime da versare, il dolore straziante dei familiari, quello dei dirigenti del ciclismo, dei campioni del pedale, delle autorità, di tantissime società ciclistiche e di tutti gli sportivi. Impossibile poter contenere tutte le persone intervenute e giunte da tutta la Penisola, nella stessa piazza di Casalguidi e impossibile ricordare i nomi dei presenti. I rappresentanti del Coni, il vice presidente dell’UCI e presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, il presidente onorario della Federciclismo Alfredo Martini, decine e decine di campioni del pedale di ieri e di oggi, direttori sportivi, tecnici, dirigenti, sponsor, addetti ai lavori, sportivi, rappresentanti delle istituzioni, a livello nazionale, regionale e provinciale, con il sindaco di Serravalle Pistoiese Renzo Mochi che aveva decretato il lutto cittadino e più di una volta nel rispondere al saluto delle autorità intervenute ha semplicemente detto “ abbiamo cercato di fare tutto quello che ci era possibile, perché Franco lo meritava “. Terminata la cerimonia religiosa, un altro breve tragitto per raggiungere il cimitero di Casalguidi per il saluto finale e tutti ci siamo resi conto in quel momento, di essere davvero più soli senza di Lui e che la cosa più bella è quella di ricordarlo in silenzio dopo averlo visto quasi 40 anni fa, iniziare la sua carriera sulla pista del Motovelodromo delle Cascine a Firenze e quindi la maglia del G.S. Romito.

ANTONIO MANNORI