In 176 alla gara toscana presente il c.t. Amadori

L’ALLUNGO DI ANDREA PASQUALON NON PERDONA NEL TROFEO MARIO ZANCHI

CASTIGLION FIBOCCHI (AR).- L’erta finale di 300 metri, non certo proibitiva ma sicuramente insidiosa e rimasta indigesta a diversi atleti, ha deciso ancora una volta il Trofeo Mario Zanchi. E qui è ha impressionato l’allungo poderoso del ventiduenne vicentino Andrea Pasqualon della Zalf Desirèe Fior che con un’accelerazione vibrante ha guadagnato una quindicina di metri che gli hanno permesso di raggiungere a braccia alzate quella autentica terrazza sul Valdarno che è Piazza delle Fiere. Dietro al veneto un eccellente Salvatore Puccio e Aldegheri, due ventenni davvero bravi ma soprattutto in ottima condizione in questo avvio di stagione come avevano dimostrato anche due giorni prima, Puccio a Montecassiano e Aldegheri a La Badiola più o meno da queste parti. Dunque confermate anche quest’anno le belle tradizioni con la corsa di Castiglion Fibocchi, con la presenza di Alfredo Martini che ha dato il via alla corsa assieme al sindaco Daniele Lapini mentre a questa classica di primavera sulle strade del Valdarno, hanno assistito numerosi sportivi nonostante la giornata feriale. Era la prima gara indicativa per il varo della nazionale azzurra che disputerà tra un mese il Giro delle Regioni, da qui la presenza del c.t. azzurro degli under 23 Marino Amadori, mentre al mattino era stato ospite dell’organizzatore principale Sirio Chiodini, della Fracor Modolo Pratomagno, del G.S. Acli e del Comune, anche il Prefetto di Arezzo dott. Salvatore Montanaro. Al via del Trofeo Mario Zanchi, ottimo dilettante di questa zona a pochi chilometri da Arezzo, poi passato anche professionista e scomparso ha soli 37 anni nel 1976, si sono presentati 176 corridori di 34 formazioni. I protagonisti per cento chilometri (Ceglia una ventina di chilometri in meno in quanto si è staccato) sono stati il bielorusso Klimiankou (Palazzago Elledent), l’umbro Cavilli (Vega Montappone) ed appunto il già citato toscano Ceglia della Bedogni Natalini promotore della fuga dopo 16 chilometri. Per loro un vantaggio massimo di 3’30”, poi il lento recupero del gruppo che non si è mai dannato l’anima per riprendere i generosi e tenaci battistrada la cui fuga è terminato al Km 112. Si era ormai a quel punto sul circuito finale di Km 7,800 da ripetere sei volte e dove la corsa si vivacizzata con diversi attacchi, prima Censori, quindi Guaglianone, Di Corrado, Canola, Salvatore Puccio, Cotesta, Durante, Di Lizio, Bongiorno, Anacona. Un finale scoppiettante ma il gruppo ha sempre annullato ogni azione con Sbaragli e Battaglin (due dei favoriti e più attesi protagonisti al coperto). Era chiaro a quel punto che sarebbe stato il tratto finale in salita (come avvenuto molte volte in passato a decidere il tutto) e qui Pasqualon ha sfoderato un allungo imperioso con un vigore impressionante che ha messo in ginocchio tutti. Per la Zalf Desirèe Fiore di Luciano Rui i conti sono tornati anche perché in quinta posizione è finito Battaglin, un po meno alla Bedogni Natalini con il secondo posto di Puccio ed il quarto di Lasca, mentre c’è stata la splendida conferma del giovane Aldegheri.

ORDINE DI ARRIVO:

1)Andrea Pasqualon (Zalf Desirèe Fior) Km 153,8, in 3h56’, media Km 41,076; 2)Salvatore Puccio (Bedogni Natalini Grassi); 3)Daniele Aldegheri (Mantovani Cycling Team Fontana); 4)Francesco Lasca (Bedogni Natalini Grassi); 5)Enrico Battaglin (Zalf Desirèe Fior); 6)Michele Simoni (Lucchini Unidelta); 7)Thomas Casarotto (Assicurazioni Generali CSC); 8)Raffaele Serafino (Malmantile Gaini); 9)Antonio Santoro (Mastromarco Sensi Benedetti); 10)Matteo Belli (Hopplà Magis Truck Italia).

ANTONIO MANNORI