SULLE STRADE DI CALENZANO
LA MINIGRANFONDO GIGLIO D’ORO
Mossiere d’eccezione per la prima edizione della “Minigranfondo” di Calenzano, il presidente onorario della Federazione Ciclistica Italiana Alfredo Martini, nativo proprio di questa località, e che ha abbassato la bandierina a metà mattinata decretando l’inizio della manifestazione. Con questa iniziativa il “Giglio D’Oro” riconoscimento prestigioso per il miglior professionista nazionale della stagione, patrocinato dal Gruppo toscano giornalisti sportivi dell’Ussi, già arricchitosi quest’anno con l’istituzione del Premio Internazionale alle memoria di Franco Ballerini riservato ai corridori stranieri, nonché del “Giglio D’Oro 2” per gli juniores nazionali, ha da questa stagione anche una manifestazione per giovanissimi la “Minigranfondina” organizzata lungo le strade di Calenzano dalla Fosco Bessi. In attesa con la stagione 2011 di una granfondo vera e propria, sono stati i miniciclisti di una decina di società toscane tra le quali le quotate Amore&Vita di Capannori, Velo Club Seano One, la locale Fosco Bessi, e due società ultracentenarie essendo entrambe state fondate nel 1907, l’Itala Ciclismo di S.Bartolo a Cintoia ed il Club Ciclo Appenninico di Borgo San Lorenzo, a dar vita all’iniziativa di Saverio Carmagnini con il patrocinio del Comune di Calenzano e della locale Associazione Turistica Pro-Loco. La rassegna aveva lo scopo di fare promozione e divertire i giovanissimi partecipanti che spaziavano dai 7 ai 12 anni (un giro di 4 Km per i concorrenti di 7-8 anni, due giri per quelli di 9-10 anni, tre giri per quelli di 11-12 anni), ed al termine non sono state stilate classifiche. Per tutti “pasta party”, una bella medaglia per la partecipazione alla rassegna, che aveva anche un nobile scopo quello di raccogliere fondi. Ogni concorrente infatti ha versato un euro, e la somma raccolta sarà devoluta all’ospedale Mayer di Firenze. Complimenti a Saverio Carmagnini, Massimo Ferri e alla Fosco Bessi per l’insolita iniziativa, nel vero spirito che l’attività dovrebbe osservare a questa età.
ANTONIO MANNORI