UN GRANDE ANACONA NEL G.P. CITTA’ DI EMPOLI STACCA TUTTI IN SALITA A 29 KM DALL’ARRIVO
EMPOLI – Superba e spettacolare impresa del ventitreenne colombiano Winner Gomez Anacona nel G.P. Città di Empoli al quale hanno preso parte 126 atleti dei quali solo 22 hanno concluso la gara. Anacona ha staccato i due compagni di fuga Maestrini (che come lui fa parte della Vibert Italia Le Village) e Tedeschi lungo l’ascesa di Castra verso il Montalbano, quando mancavano ancora 29 Km al traguardo di Piazza Matteotti. Dietro gli inseguitori che al gran premio delal montagna accusavano 57” di ritardo, riuscivano a recuperare solo una ventina di secondi al brillantissimo vincitore, apparso in grande forma ed al terzo successo stagionale dopo Montefiascone e quello a Lonato del Garda nella prova in linea della Coppa Italia. La gara che ha preso il via dal Centro Coop di Empoli ha visto protagonisti nella parte centrale 13 atleti con Mazzi, Centra, Alberti, Formolo, tra i più attivi. Ma come sempre avviene in questa corsa vinta in passato tra gli altri anche da Visconti, Riccò e Ginanni, è stata la collina di Castra a selezionare le forza in campo e qui Anacona, ha dimostrato di essere il più forte dando vita a una fuga straordinaria. Ottime peraltro le prestazioni di Tedeschi, Miletta e Fedi, che hanno cercato senza successo di acciuffare lo scatenato fuggitivo che ha avuto anche il sostegno proprio al momento dell’allungo decisivo, del compagno di squadra Maestrini autore di una prova generosa e caparbia. Ottima l’organizzazione della Maltinti Lampadari Banca Cambiano, con il patrocino del Comune di Empoli e l’apporto del Comitato Comunale Sviluppo Sport-Ciclismo.
ORDINE DI ARRIVO:
1)Winner Gomez Anacona (Le Village Danton Vibert Italia) Km 134, in 3h31’, media Km 37,809; 2)Mirko Tedeschi (Petroli Firenze) a 33”; 3)Luigi Miletta (Gragnano Caselli); 4)Andrea Fedi (Hopplà Truck Italia Mavo Valdarno); 5)Vincenzo Ianniello (Le Village Danton Vibert Italia) a 1’05”; 6)Zamparella; 8)Dzhabrailov; 8)Da Castagnori a 1’15”; 9)Casini; 10)Maddaluno.
Antonio Mannori