Impresa formidabile del toscano sul circuito di Spa
Campione del mondo, anzi campionissimo del mondo.
Diego UlissiE’ la definizione più giusta per il diciassettenne livornese di Donoratico Diego Ulissi dopo la conquista per distacco del titolo mondiale juniores sul circuito belga di Spa. Una vittoria in solitaria per l’azzurro dopo una fuga di circa 40 Km che ha entusiasmato tutti e che proietta sul gradino più alto a livello mondiale questa grande promessa del ciclismo italiano. Che avesse classe e talento, Ulissi lo aveva dimostrato anche da allievo con una stagione 2005 straordinaria, ma che sapesse imporsi in maniera così autorevole anche alla sua prima stagione da juniores, nessuno se lo attendeva anche perché aveva dovuto iniziare la stagione con due mesi di ritardo per una polmonite di origine virale. Tornato alle corse l’atleta della Vangi Di Nardo Lampre,

è entrato subito in azione con ripetute vittorie, la parentesi sfortunata del campionato italiano, quindi la schiacciante vittoria nella Tre Giorni Orobica e nell’internazionale di Fabbrica, per il settimo sigillo stagionale. Ma in cima ai pensieri di Ulissi c’era il mondiale in Belgio preparato con il compagno di squadra Magazzini e con gli altri azzurrini guidati da Callari e Di Candido. E sul circuito automobilistico belga “L’Eurostar“ è entrato in azione con una progressione straordinaria. Da solo ha macinato chilometri e chilometri, ha impressionato la sua potenza, la facilità con la quale è riuscito a spingere, mentre il suo presidente Fabrizio Vangi e gli altri dirigenti che erano in Belgio a seguire la prova, impazzivano dalla gioia nel momento in cui concludeva la sua impresa. Il resto appartiene a un copione già visto. Le scene di gioia, le lacrime di commozione del vincitore e degli sportivi, l’inno di Mameli, e Diego con la maglia iridata che gli appartiene con grande merito dopo un’impresa così formidabile. Alle spalle del ragazzo d’oro del vivaio italiano con quasi 30” di ritardo, il danese Ostergaard, il francese Gallopin, il russo Sokolov. Sesto l’ottimo Alfredo Balloni, il campione italiano che corre nel team toscano Arianna Rimor .

DONNE
Marina RomoliEleonora Patuzzo

Non è andata bene invece alle donne. E’ mancata solo la medaglia d’oro. Per Marina Romoli quella d’argento, per Eleonora Patuzzo quella di bronzo. Sul gradino più alto invece la lituana Rasa Leleikyte che ha vinto lo sprint di una quindicina di atlete.

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