OGGI A EMPOLI

EMPOLI.- Sarà  la ventiduesima edizione della festa del ciclismo giovanile della Provincia di Firenze, quella che si tiene oggi pomeriggio (ore 16) organizzata dal Comitato Provinciale presieduto da Paolo Marcucci, al Palazzo delle Esposizioni di Empoli. Appuntamento tradizionale che quest’anno prevede altre due distinte premiazioni, quella del Memorial Franco Ballerini per allievi indetto dall’assessorato allo sport della Provincia di Firenze in collaborazione con lo stesso Comitato provinciale fiorentino, e quella del Memorial Tommaso Cavorso promosso dall’Aquila Ganzaroli di Ponte a Ema per ricordare il tredicenne atleta di Borgo San Lorenzo, vittima del tragico incidente stradale durante un allenamento nell’agosto del 2010. Dopo i vari saluti degli ospiti tra i quali Alfredo Martini, la festa di Empoli si aprirà con la premiazione al campione europeo della cronometro juniores Alberto Bettiol (G.S. Stabbia Triko Sparo) cui seguiranno i campioni provinciali su strada e coloro che hanno vinto titoli regionali su pista e su strada, che appartengono a società fiorentine, sia del settore maschile che femminile. A seguire il Memorial Tommaso Cavorso istituito dall’Aquila Ganzaroli e vinto da Pietro Sarti della Gastone Nencini per il primo anno e da Daniel Gocaj per il secondo, ed il Memorial Franco Ballerini che ha visto imporsi Niccolò Nuzzo dell’Aquila Ganzaroli. Infine prevista come avviene da cinque anni la premiazione per il Memorial Alessandro Bertini vinto nel 2011 dal colombiano Winner Gomez Anacona della Caparrini Le Village su Parrinello e Ianniello, mentre tra le società ha prevalso il Team Hopplà Truck Valdarno. In occasione della festa sarà presentato ufficialmente anche il nuovo annuario del ciclismo toscano (Geo Edizioni) curato dai colleghi Carlo Fontanelli e Irene Puccioni, con il panorama completo dell’attività dai professionisti alle categorie giovanili, pista e donne comprese, oltre a centinaia di splendide foto a colori. Un annuario da non perdere assolutamente per chi ama il ciclismo.

ANTONIO MANNORI