Finale con
polemiche nella corsa di Campi

PINIZZOTTO VINCI
MA VIENE ESCLUSO LA VITTORIA ASSEGNATA A VONA

di ANTONIO MANNORI

CAMPI BISENZIO (FI) –
Discussioni, polemiche, amarezza e quant’altro, al termine
della 60^ Coppa Lanciotto Ballerini, organizzata dalla S.C. Campi Bisenzio.
Sulle pietre di Piazza Dante nel centro di Campi, ha tagliato per primo
il traguardo l’azzurro Leonardo Pinizzotto, già vincitore in questa
stagione del G.P, di Pretola in Umbria,
seguito dal compagno di fuga Vona, che aveva raggiunto a meno di un
chilometro dal traguardo.

Quest’ultimo reclamava, ed ancora di più
lo faceva il suo direttore sportivo Luca Scinto, non nella sede opportuna,
ma tutti quanti conosciamo il carattere impulsivo ed esuberante del
“Pitone”. Il fatto che ha dato adito a queste discussioni e alla
decisione presa più tardi dal collegio di giuria, di escludere dall’ordine
di arrivo il vincitore Pinizzotto del Seano Vangi Molino di Ferro, è
successo a due Km dal traguardo quando i corridori dovevano affrontare
un’ampia rotonda. Vona, scattato a quattro chilometri dall’arrivo
dopo un ottimo e prezioso lavoro dei compagni di squadra,
era al comando con 80 metri di vantaggio su Pinizzotto. Il laziale effettuava
la rotonda nel rispetto del codice della strada,
cosa che invece non faceva l’inseguitore con altri corridori, che
percorrevano la corsia all’interno.
Più avanti Pinizzotto scattato dal gruppetto inseguitore
era sulla ruota di Vona, ed in volata aveva chiaramente
la meglio sul corridore della Neri Lucchini Comauto La Conchiglia. La
giuria presieduta da Giovanni Guidi, emetteva un comunicato escludendo
dall’ordine di arrivo Pinizzotto,
per accorciamento di percorso, così Vona diventava
il vincitore della Coppa Lanciotto Ballerini, e per lui era il
quinto successo di una stagione straordinaria, nel rendimento e nei
risultati ottenuti. Un Vona trasformato, merito di chi lo guida che
lo ha recuperato nel fisico e nel morale. Per Pinizzotto l’amarezza
per una decisione che ha trovato d’accordo l’intero collegio di
giuria, ma Leonardo è atleta intelligente e saprà reagire con maggiore
grinta e determinazione. Il gruppo giunto a pochi metri dal tandem di
testa (non è stato assegnato ritardo) era regolato dall’ucraino Averin
su Randazzo. Peccato dunque per quanto è successo,
era stata una gara bella e velocissima tra i 144 partenti (181 gli iscritti)
e nonostante la doppia ascesa delle Croci di Calenzano. Una fuga di
Kalinin, Dakov e Giannetti in salita (primo passaggio),
terminava al chilometro cinquanta, e gruppo quasi sempre compatto lungo
i quattro giri attorno al Lago di Bilancino, dove si verificava un tentativo
di Ricci Bitti e qualche altro attacco. Era la salita del Cornocchio
a sfoltire il gruppo e nel finale tra i più attivi Stefani, e Caruso. 

ORDINE DI ARRIVO:

  1. Emanuele Vona (Neri Lucchini Comauto La Conchiglia) Km 130, in 3 ore,
    media Km 43,333;
  2. Maksym Averin (Danton Caparrini Vibert Italia);
  3. Gianluca
    Randazzo (Seano Vangi Molino di Ferro);
  4. Cristian Benenati (Neri Lucchini);
  5. Paolo Centra (Team Futura);
  6. Damiano
    Caruso (Mastromarco Chianti Sensi Grassi);
  7. Daniele
    Ascolani (Malmantile Gaini);
  8. Vittorio
    Scafuro (Maltinti Solgomma Banca Credito Cambiano);
  9. Francesco Pollasto
    (Cargo Compass Albatros);
  10. Antonio
    Di Battista (Maltinti Solgomma).