CAMPIONI DELLO SPORT E SOLIDARIETA’ IL DECENNALE DEL PREMIO “LE VELO”
di Antonio Mannori
Ciclismo, nuoto e canottaggio, oltre a una firma storica del giornalismo sportivo,

i protagonisti del premio internazionale “Le Velo-l’Europa per lo sport” che ha celebrato quest’anno nel consueto scenario di Villa il Palagio a Scarperia il suo decennale, con tanti presenti tra i quali i sindaci dei comuni di Scarperia, Barberino di Mugello e Firenzuola, il consigliere regionale Ciucchi,, il presidente provinciale del Coni, Ignesti. Il presidente del Consiglio Regionale e del Comitato Toscano di ciclismo, Riccardo Nencini (ideatore nel 1997 con altri parlamentari europei di questo premio) assieme a Leonardo Mansani, ha fatto gli onori di casa durante la cerimonia presentata con sobrietà dalla collega Gaia Simonetti. Un premio legato anche alla solidarietà e quest’anno oltre a Telethon, un contributo per l’Associazione “Un passo avanti” rappresentata da Barbara Manuelli. E la passerella degli atleti premiati a Villa il Palagio è stata aperta dal campione del mondo juniores di ciclismo su strada Diego Ulissi del Team Vangi di Calenzano, quindi la vincitrice del Giro d’Italia femminile, la lituana Edita Pucinskaite, ormai cittadina italiana, il campione italiano di nuoto Niccolò Beni (Fiorentina Nuoto), il “Quattro con” della Canottieri Firenze con Francesco Fossi, Massimiliano Landi, Francesco Baldi, Francesco Zombi, Andrea Marcaccini, vincitore della medaglia d’argento ai campionati del mondo di canottaggio juniores 2006 a Amsterdam. E’ stata poi la volta di Lorenzo Carboncini, medaglia d’argento sempre ai mondiali di canottaggio, mentre non erano presenti in quanto influenzati, il campione europeo a cronometro under 23 di ciclismo, l’ucraino Dmytro Grabovskyy del team pratese-pistoiese Finauto D’Etoffe (il premio lo ha ritirato Carlo Iannelli vice presidente vicario del Comitato regionale di ciclismo), ed il collega Franco Calamai della Gazzetta dello Sport, firma storica del giornalismo sportivo. Un premio di prestigio, che intende sottolineare, lo spirito di sacrificio e l’abnegazione di chi ha saputo interpretare i valori dello sport.