PETACCHI PARTE ALLA GRANDE E FA
POKER NEL G.P. COSTA DEGLI ETRUSCHI

ANTONIO MANNORI

petacchi -bettini photo
DONORATICO (LI) – E’ subito Petacchi (Bettini photo qui a sinistra), e con grande sicurezza nel rispetto di un copione già visto altre volte. Il treno della Milram a lavorare efficacemente nel finale di corsa, pilotato dal solito Marco Velo, poi la curva finale “ affrontata alla McEwen “ come lui stesso ha dichiarato per un’accelerazione successiva che gli ha permesso di vincere per la quarta volta consecutiva la corsa etrusca nei confronti di due toscani considerati tra i favoriti, come Balducci (secondo anche nel 2007) e Chicchi, quindi Napolitano reduce dalla doppietta in Qatar. 

Questo il flash finale del 13° Gran Premio Costa degli
Etruschi-Ouverture Nobili Rubinetterie, ormai quasi una classica per
velocisti organizzato con esemplare bravura da Carpentieri, Barsacchi,
Creatini e Fabiani dell’A.S. Costa degli Etruschi e dall’A.C. Arona con
Antonio Bertinotti. Tanti personaggi al via, ad iniziare dal campione
del mondo e olimpionico Paolo Bettini, da quello italiano Giovanni
Visconti, e poi coloro che hanno già vinto in questa stagione come
Napolitano e Cooke. C’era anche tanto sole, in parte disturbato dal
vento, c’era il calore di una folla che si può stimare in quarantamila
persone. Un’edizione olimpica perché oltre a Bettini in gara sulle
strade di casa, c’è stata la gradita ed applaudita presenza di Stefano
Baldini, che chiuse quelle stesse Olimpiadi di Atene 2004 vincendo
l’oro nella maratona e che ha dato il via ai 185 corridori presenti in
rappresentanza di 24 gruppi sportivi. Ma torniamo a “Ale Jet” che ha
vinto con qualche metro di vantaggio sprigionando già quella potenza
che da sempre gli appartiene.
“ Ogni volta che si corre la prima gara della stagione e siamo in tanti
come qui a Donoratico, si hanno dubbi. C’è chi ha già corso e chi ha
già vinto – dice il 34enne campione del Team Milram – io preferisco
cominciare qui avendo il tempo di prepararmi in tutta tranquillità, e
poi questa zona mi porta bene “.
Per Gabriele Balducci il secondo posto non gli procura amarezza: “
L’anno scorso ero riuscito a sfiorare la vittoria, c’era stata la
caduta in volata, questa volta non c’è stato niente da fare, Petacchi è
stato fortissimo “. Un altro toscano, l’ex iridato under 23 Francesco
Chicchi aggiunge: “ Sono rimasto chiuso ai 300 metri, e quando sono
ripartito era troppo tardi avrei potuto arrivare secondo “. Della corsa
che ha preso il via da San Vincenzo e da quel complesso turistico Riva
degli Etruschi di fronte al quale il prossimo 18 maggio si concluderà
la tappa del Giro d’Italia, merita di essere ricordata la lunga e
coraggiosa fuga del ventinovenne lituano Dainius Kairelis (Ceramica
Flaminia Bossini) che da solo ha compiuto la bellezza di 170 chilometri
con un vantaggio massimo di 19 minuti e mezzo dopo circa 70 Km di gara.
Kairelis è stato ripreso prima da Ermeti e quindi dal gruppo nel corso
dell’ultimo giro. E qui oltre a Ermeti altri atleti del Team LPR
protagonisti, con gli scatti di Pietropolli e di Bosisio, ma ormai era
tempo di volata e di super Petacchi

Il poker era servito.