UN GIOVANE NATO PER VINCERE IN BICI
CHISSA’ avrebbe potuto essere un campione ed un protagonista anche in altri sport. Nel ciclismo Diego Ulissi lo è da sempre. Nato a Cecina proprio come Paolo Bettini il 15 luglio 1989, gareggia dall’età di 7 anni, essendo stato messo in bici da papà Mauro
(già campione italiano di mountain bike), un grande appassionato dello sport del pedale. Da giovanissimo, fino ai 12 anni un centinaio le sue vittorie, quindi sette come esordiente e poi la prima esplosione nei due anni da allievo con 23 successi tra i quali per due volte consecutive la Coppa d’Oro a Borgo Valsugana, la Coppa Dino Diddi, il campionato italiano a cronometro individuale. Nel 2006 il suo primo anno da juniores con il Team Vangi, una società che ha avuto notevoli meriti nella sua crescita grazie anche a un tecnico bravo serio e preparato come l’ex professionista Riccardo Forconi. Dieci furono i successi di Ulissi, per il quale tifosi e sportivi coniarono la definizione di “Eurostar” viste le sue imprese esaltanti. Il campionato del mondo in Belgio, importanti gare a tappe ed in linea nel suo ruolino, premi un po dappertutto ed un programma per il 2007 con tre obbiettivi particolari. Era dicembre quando il livornese di Donoratico pensava già al circuito iridato in Messico.
" Le sfide non mi spaventano, sono consapevole di dover onorare al meglio la maglia di campione del mondo, punterò agli europei di Sofia in Bulgaria, al mondiale di agosto in Messico, al Giro della Lunigiana dove vorrei prendermi la rivincita della sconfitta subita nel 2006 ad opera di Ratto ".
Sapete come è andata agli europei, una prova sfortunata, ai mondiali di Aguascalientes domenica sera è stato semplicemente fantastico, battendo proprio l’azzurro Ratto con il quale rinnoverà la sfida tra venti giorni in Lunigiana. Ulissi ama compiere il bis, la Coppa d’Oro da allievo, il mondiale in linea da juniores, con un grande avvenire davanti a lui. In 30 di mondiali juniores è la seconda volta che un atleta italiano (allora 1992-1993 fu il siciliano Giuseppe Palumbo) vince per due anni di seguito il titolo mondiale. Ma Ulissi è nato per vincere in bici, e questa impresa messicana resterà memorabile.
ANTONIO MANNORI