44° Giglio d’Oro a Vincenzo Nibali vincitore per la sesta volta del premio Giglio d’Oro! …all’inseguimento di Moser vincitore di 9 edizioni. Ecco il programma del 20 novembre prossimo a Calenzano.
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CALENZANO(FI)
Dopo il Campionato Italiano che tra l’altro ha determinato la nuova classifica provvisoria del “Giglio D’Oro” e prima dell’inizio del Tour de France, riunione della Commissione del prestigioso ed unico premio in Italia nel suo genere, giunto alla sua quarantaquattresima edizione. Un incontro servito a fare il punto della situazione, oltreché a parlare già della cerimonia finale per la consegna dei vari riconoscimenti perché come sempre il Giglio D’Oro oltre al premio per il miglior professionista nazionale della stagione in base ai risultati ottenuti in oltre 60 gare del calendario in linea ed a tappe, prevede una serie di importanti riconoscimenti, al vincitore del Giro d’Italia, al Campione Italiano assoluto, alla rivelazione dell’annata, ed ancora i premi Gino Bartali, Alfredo Martini, Franco Ballerini, quello alla carriera, e per finire al miglior juniores nazionale e il Memorial Tommaso Cavorso. Quest’anno Saverio Carmagnini presidente dell’Asd Giglio D’Oro, particolarmente soddisfatto per il grande successo della Gran Fondo Giglio D’Oro Alfredo Martini svoltasi il 30 aprile scorso ed i colleghi della Commissione, sono orientati alla data del 20 novembre per la cerimonia finale al Meridiana Country Hotel a Pontenuovo di Calenzano e presso il ristorante Carmagnini del ‘500. Naturalmente la data da confermare in base anche alla disponibilità dei campioni e personaggi da premiare. I primi sicuri riconoscimenti andranno al vincitore del Giro d’Italia, l’olandese Tom Dumoulin ed al neo campione italiano Fabio Aru, già premiato in occasione del Giglio D’Oro 2013 come rivelazione. Aru grazie alla vittoria nel tricolore guida anche la classifica provvisoria del 44° Giglio D’Oro alla vigilia del Tour de France con 210 punti seguito da Nibali 205, Ulissi 180, Moscon e Caruso 175.
Il 44° Giglio D’Oro è come sempre patrocinato dal Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’Ussi e della Commissione del premio fa parte anche il coordinatore delle squadre nazionali Davide Cassani
Antonio Mannori
Tante novità per la manifestazione di Calenzano
Anche le bici di Marco Pantani alla mostra LA GRAN FONDO GIGLIO D’ORO-ALFREDO MARTINI
CALENZANO (FI).- Novità in vista ad iniziare dalla data di svolgimento, per la settima edizione della Gran Fondo Giglio D’Oro-Alfredo Martini, manifestazione non competitiva in programma a Calenzano, ed occasione per ricordare l’indimenticabile personaggio del ciclismo mondiale nato proprio in quest’ultima località. I dettagli illustrati da Saverio Carmagnini presidente dell’Asd Giglio D’Oro ed organizzatore del prestigioso premio omonimo patrocinato dal Gruppo Toscano Giornalisti Spotivi dell’Ussi, che ogni anno in autunno viene consegnato al miglior professionista italiano della stagione in base ai risultati.
Dopo le prime sei edizioni svoltesi a settembre la gara è in programma quest’anno domenica 30 aprile presenti numerosi appassionati della bici e ospiti illustri. Saranno presenti Francesco Moser, Roberto Poggiali, Franco Bitossi, Fabrizio Fabbri, la promettente quanto sfortunata campionessa di ciclismo Marina Romoli. Ci sarà anche David Boifava ex corridore professionista e direttore sportivo anche di Marco Pantani nel Team Carrera, che porterà alla mostra di bici che verrà allestita all’interno della sede Start Eventi in via Garibaldi a Calenzano, location di ritrovo della manifestazione, due bici con le quali gareggiò “Il Pirata”. Non cambiano invece i percorsi della G.F. Giglio D’Oro Alfredo Martini lungo le strade del Mugello. Partenza unica alle ore 8 da Calenzano, percorso breve ma pur sempre con la salita delle Croci di 51 Km, il medio di 83 Km con la salita da Panna a Santa Lucia, il lungo di Km 138 con il Passo del Giogo. Confermati anche gli speciali ristori lungo il percorso della manifestazione con la possibilità di gustare specialità toscane particolari; il “problema semmai” sarà poi continuare a pedalare lungo le strade del Mugello. Altra gradita novità quella che si svolgerà il giorno prima della Gran Fondo, sabato 29 aprile, con un’iniziativa che vedrà il coinvolgimento degli studenti delle scuole di Calenzano grazie anche alla fattiva e preziosa opera di Maria Pia Pelagatti comandante della Polizia Municipale del Comune di Calenzano. Una “Gran Fondo” insomma da non mancare; esserci il 30 aprile sarà il modo più bello per ricordare Alfredo Martini.
Antonio Mannori
La definizione di “premio inimitabile nato pedalando” é del grande Alfredo Martini che ha seguito sino a quando è stato in vita, tutte le edizioni del “Giglio d’Oro” premio che ogni anno viene assegnato al miglior professionista italiano della stagione in base ai risultati ottenuti da febbraio a ottobre con un punteggio che varia in base all’importanza della gara. Ideato e istituito pedalando in quanto Saverio Carmagnini ed il compianto Vasco Baroni, altro ex corridore toscano, lo decisero durante una delle tante pedalate compiute assieme nel 1974.
Un premio destinato non solo al miglior professionista, ma anche a chi vince il Giro d’Italia, il Campionato Italiano assoluto su strada, ed ancora alla rivelazione dell’annata, fino ai riconoscimenti per l’impresa, il personaggio, oppure la manifestazione che abbia fatto parlare di se. Negli ultimi anni anche il premio alla carriera per il direttore sportivo e per i giovani, juniores ed esordienti, protagonisti nella stagione.
Così il “Giglio D’Oro” raduna ogni anno una decina di personaggi da premiare, continuando a godere della simpatia dei corridori e quella del grande pubblico. Un evento che fa promozione al ciclismo tutto, ed il merito di questo successo va al suo ideatore Saverio Carmagnini ed alla Commissione del premio formata da colleghi della stampa, ex corridori e direttori sportivi, dall’attuale c.t. della nazionale azzurra Davide Cassani, patrocinato dall’USSI. Tutti i migliori esponenti del ciclismo nazionale dal 1974 ad oggi sono stati ospiti del “Giglio D’Oro” che per 9 volte è stato vinto da Francesco Moser, seguito con 5 da Vincenzo Nibali, con 4 da Paolo Bettini, con 3 da Giuseppe Saronni, Maurizio Fondriest, Francesco Casagrande, con 2 da Claudio Chiappucci, Gianni Bugno, Michele Bartoli, Davide Rebellin, Giovanni Visconti, con una da Moreno Argentin, Guido Bontempi, Fabrizio Guidi, Mario Cipollini, Danilo Di Luca, Giacomo Nizzolo.
Antonio Mannori
Premiati anche la rivelazione Moscon, Moser, i giovani Battistella e Dati, il Ds Franceschi
AL TRICOLORE NIZZOLO IL GIGLIO D’ORO 2016
“Punterò alle classiche il pavé mi piace”
CALENZANO(FI).- Il Giglio D’Oro il più importante premio italiano istituito 43 anni fa da Saverio Carmagnini, e fra gli altri dai compianti Alfredo Martini, Gastone Nencini e Vasco Baroni, è stato vinto quest’anno da un velocista, il campione italiano Giacomo Nizzolo. Protagonista al Giro d’Italia, tricolore in linea, autore di un finale di stagione esemplare con Coppa Bernocchi e Giro del Piemonte, più il 5° posto al mondiale, che gli ha fatto vincere il premio ritirato al Meridiana Country Hotel-Rist. Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano.
“Sono felicissimo di aver vinto il Giglio D’Oro perché è un premio in base ai risultati conseguiti. Sono soddisfatto del 2016, per il futuro punterò alla classiche, anche a quelle del Nord, il pavé non mi spaventa. L’ultima stagione mi ha dato ulteriore carica e grinta e l’anno prossimo sarà davvero importante, per cui occorrerà prepararsi a puntino”. Il premio Gino Bartali al C.T. azzurro Davide Cassani (lo ha ritirato il suo collega responsabile tecnico degli under 23 Marino Amadori), mentre l’ex olimpionico Yuri Chechi ha ritirato il premio speciale “Olimpiadi” ricordando come
iniziò a 7 anni con il ciclismo nella Polisportiva Becagli di Poggio a Caiano, quando suo padre li regalò una bici su misura. Per Francesco Moser quello riservato alle “Glorie del ciclismo” in memoria di Franco Ballerini, ed accanto a lui nel momento in cui ha ritirato il premio anche Giorgio Vannucci, per tanti anni direttore sportivo del campione trentino “che è stato – ha aggiunto Vannucci – un campionissimo e per me un figlio”.
Rivelazione della stagione Gianni Moscon (a lui il Memorial Gastone Nencini consegnato dalla figlia del campione mugellano Elisabetta) che ha confermato classe e personalità al debutto nei professionisti. “Sono soddisfatto ho centrato il successo, sono finito sul podio finale della Coppi e Bartali, mi sono trovato bene anche nella Parigi-Roubaix e nel Giro delle Fiandre. Per il futuro dovrò scegliere tra classiche e gare a tappe, certo (sorride n.d.r.) mi piacerebbe vincere la “Rubè” ed il Tour”. Premiati anche il veneto Samuele Battistella del Veloce Club Breganze, miglior juniores dell’anno, l’esordiente Tommaso Dati della San Miniato S.Croce, primo nel Memorial Tommaso Cavorso, Carlo Franceschi premio alla carriera, per essere stato, atleta, direttore sportivo ed ora presidente della Mastromarco Sensi Nibali, oltre ad avere adottato Vincenzo Nibali, che ha fatto dono a Saverio Carmagnini per il suo “personale museo” di una bici e della maglia rosa. Il premio destinato a Vincenzo quale vincitore del Giro d’Italia è stato ritirato dall’avv. Fausto Malucchi, mentre quello in memoria di Alfredo Martini (c’erano le figlie Silvia e Milvia) è stato ritirato per Maurizio Sarri da suo padre Amerigo. Ex ciclista, Amerigo ha ricordato la passione del figlio allenatore del Napoli per il ciclismo (gareggiò nell’Olimpia Valdarnese e vinse anche un gara prima di intraprendere l’attività di allenatore di calcio) e per Francesco Moser del quale era un tifoso sfegatato. Tanti gli ospiti e le autorità presenti alla splendida cerimonia, tra gli altri l’ex iridato Maurizio Fondriest, Marco Giovannetti, il sen. Riccardo Nencini, il vice sindaco di Calenzano Damiano Felli, che ha portato il saluto dell’amministrazione. Ed ancora tra i presenti Franco Vita, Marco Mordini, Piero Vannucci, Andrea Bresci e tanti altri. La festa si è conclusa con i saluti di Saverio Carmagnini felice di questo premio internazionale che ogni anno in autunno richiama tanti personaggi, perché questo è un premio da campioni per i campioni.

Antonio Mannori
Premiazione il 14 novembre a Pontenuovo di Calenzano
Riconoscimenti a Nibali, Moscon, al C.T Cassani e Sarri
di ANTONIO MANNORI
Un cast di lusso per il 43° Giglio D’Oro, premio nazionale per il miglior professionista italiano dell’annata, istituito da Saverio Carmagnini e patrocinato dal Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’Ussi, la cui cerimonia è in programma lunedì 14 novembre al Meridiana Country Hotel-Ristorante Carmagnini del ‘500 a Pontenuovo di Calenzano. Tanti i campioni del ciclismo e non solo che verranno premiati, come Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, “legato” allo sport del pedale. L’edizione 2016 del Giglio D’Oro si è decisa al fotofinish e grazie al 5° posto nel campionato del mondo di Doha in Qatar, il successo finale è stato ottenuto da Giacomo Nizzolo su Colbrelli e Nibali. Il ventisettenne campione milanese della Trek Segafredo riceverà anche il premio per aver vinto il campionato italiano. A Vincenzo Nibali vincitore per 5 volte del Giglio D’Oro, sarà consegnato il premio quale vincitore del Giro d’Italia, mentre a Gianni Moscon andrà il Memorial Gastone Nencini come rivelazione della stagione. Il premio Alfredo Martini-Maestro dello Sport a Maurizio Sarri, che da giovanissimo provò per un brevissimo periodo nel ciclismo con la maglia dell’Olimpia Valdarnese e che ha il padre Amerigo da sempre nel ciclismo. Al C.T. Davide Cassani il premio Gino Bartali, a Francesco Moser quello dedicato alle “Glorie del Ciclismo” nel ricordo di Franco Ballerini. Completano la premiazione che sarà condotta dal telecronista Rai Francesco Pancani, Samuele Battistella miglior juniores nazionale della stagione, l’esordiente Tommaso Dati vincitore del Memorial Tommaso Cavorso, mentre Carlo Franceschi (Mastromarco Sensi Nibali) riceverà il riconoscimento riservato a un dirigente o direttore sportivo del ciclismo. La cerimonia del 43° Giglio D’Oro avrà inizio alle ore 11, con la presenza anche del presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco, di varie autorità e personaggi del ciclismo, dello sport e dello spettacolo.
NOTA: Nel sistema foto di Giacomo Nizzolo

