PISTOIA.- All’età di 87 anni, era nato a Capostrada il 18 agosto 1929, è morto questa mattina a Pistoia Loretto Petrucci, indimenticato campione del ciclismo italiano nel dopoguerra. Una carriera splendida quella di Petrucci e fino da giovanissimo quando seppe mettersi in luce tra i dilettanti tanto da essere convocato per le Olimpiadi e per il mondiale nel 1948 a soli 19 anni. Nel 1951 Alfredo Martini lo portò con se alla Taurea ed in quella stagione dopo il quarto posto al Giro delle Fiandre, ottenne il successo nel Giro della Toscana. Una stagione brillante che gli valse un contratto alla “Bianchi” ed arrivò la meravigliosa ed esaltante doppietta nella Milano-Sanremo, nel 1952 e 1953. In quest’ultima stagione ricordiamo anche il successo nella Parigi-Bruxelles, terzo alla Freccia Vallone e quinto nel Giro delle Fiandre. A soli 27 anni lasciò l’attività per poi tornare alle gare qualche anno dopo nella squadra svizzera Isolabella, ma dopo pochi mesi nel 1968 decise di lasciare l’attività definitivamente. Da allora lo ricordiamo grande organizzatore di eventi sportivi come la Firenze-Pistoia a cronometro, ma anche opinionista in RadioRai e collega quale collaboratore di alcuni giornali tra i quali “Il Tirreno” di Livorno. Poi la malattia che ha saputo fronteggiare a lungo con tenacia e carattere indomito.
I funerali di Loretto Petrucci domani sabato 18 giugno alle ore 15 presso le cappelle dell’ospedale San Jacopo di Pistoia. La salma sarà tumulata nel cimitero della Misericordia. Ai familiari di Loretto Petrucci le espressioni del più vivo cordoglio da parte di tutto il movimento ciclistico della Toscana e nazionale.
Antonio Mannori