UNA CARRIERA ALL’OMBRA DEI CAMPIONI
FIRENZE – Dopo una lunga malattia che lo ha fatto tribolare e soffrire, ci ha lasciati Emilio Ciolli “Ciollino” per gli amici, ex corridore valdarnese protagonista ammirato in una carriera all’ombra dei grandi campioni. Era nato a Figline Valdarno il 27 gennaio 1933, ed aveva scelto il ciclismo seguendo l’esempio del fratello maggiore Marcello con il quale ha corso nella Frejus al debutto per due stagioni (1954 e 1955), rimanendo nei professionisti fino al ’64. Le prime vittorie con i colori della società fiorentina “Titti” da allievo, quindi nel 1952 al suo primo anno da dilettante il successo nella Milano Rapallo (230 Km alla media di 41,600), nel G.P Arezzo e nel Giro di Bolsena. Nel 1954 il successo nel Gp del Marmo a Carrara una delle sue ultime vittorie di prestigio prima di salire nei professionisti. Le due migliori annate come professionista il 1957 e ’58 con la maglia della Ignis durante le quali colse anche la sua unica vittoria della carriera il Gran Premio Saca a Pistoia, oltre a numerosi piazzamenti in tante corse nazionali. Ha indossato i colori anche dell’Audace Cagliari e della Rossi disputando il Tour De France del 1962, prima di chiudere la sua carriera nella Legnano (1963 e ’64) a fianco di Imerio Massignan. Una carriera a fianco dei grandi campioni, onorata da esemplare impegno e dedizione. La salma di Emilio Ciolli si trova esposta nella camera ardente presso la sede della Misericordia di Badia a Ripoli alla periferia di Firenze. I funerali si svolgeranno invece giovedì mattina 27 dicembre alle ore 10 presso la Cappella di Ponte a Ema a due passi dal Museo del Ciclismo Gino Bartali.
ANTONIO MANNORI