34° Giglio d’Oro – 2007

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Un locale dove da tanti anni si parla di sport e di ciclismo in particolare, in mezzo al verde, ai piedi della salita che porta alle Croci di Calenzano e verso il Mugello.Qui da “Carmagnini del ‘500”, attorno ai tavoli, tutti insieme tanti personaggi delle due ruote, a ridere e scherzare, ricordare e fantasticare, a progettare. Antichi testimoni, come i tanti ex campioni accanto ai protagonisti di oggi, riuniti per il 34° Giglio D’Oro.Paolo Bettini prima di partire per Roma, (domani sarà ricevuto dal Presidente del Consiglio con tutta la squadra azzurra al completo), è arrivato a Pontenuovo di Calenzano per ricevere per la quarta volta il premio, quale miglior professionista italiano della stagione 2007.

“ E’ un premio che mi porta bene, ritrovo sempre tanti amici, e che mi fa dire che il ciclismo non è morto, non muore e non morirà. Oggi è un tutti contro tutti, ma questo sport è dentro la gente, nel cuore, nelle gambe, negli occhi. Mi preoccupa solo una cosa che qualche sponsor se ne vada. Prima occorreva poco per convincere un’industria a investire nel ciclismo, oggi occorrono anni “.

Che occorre fare allora?

“ Bisogna mettersi a un tavolo e riscrivere le regole. Il Pro-Tour era un’iniziativa ragionevole, ma la realtà l’ha sconvolta. Come si può pensare a un Giro d’Italia, tra l’altro bello come quello appena presentato, fuori da quel circuito, così come altre grandi corse che hanno fatto la storia di questo sport “.

L’iridato parla del 2008, in fondo non è lontano.

“ Potrebbe essere l’ultima volta di Bettini, deciderò più avanti. Il Giro delle Fiandre è sempre nei miei pensieri, poi c’è il Giro d’Italia, diciamo solo nella prima parte per togliermi qualche soddisfazione. L’Olimpiade in Cina ed il Mondiale in Italia sono i due grandi traguardi. Per riconquistare le due maglie ci vorrebbe un miracolo, ma anche una sola sarebbe bellissimo e straordinario. Bettini lo potete scrivere, ci proverà, non mi sono mai tirato indietro. Da quando ho annunciato di chiudere alla fine del 2008, in tanti mi chiedono di proseguire. Ebbene nel 2009 ci potrei anche essere, e mi piacerebbe chiudere la carriera in un team italiano dopo gli anni trascorsi nella Quick Step “. Subito dopo l’iridato ha consegnato a Saverio Carmagnini, la maglia iridata.

Dall’entusiasmo di Bettini a quello degli altri premiati, dal campione italiano Giovanni Visconti alla rivelazione Dario Cataldo (Memorial G. Nencini consegnato dalla moglie Maria Pia), al c.t. Franco Ballerini, al bi-campione del mondo juniores Diego Ulissi.

Il premio Gino Bartali (erano presenti la moglie del grande campione fiorentino signora Adriana ed il figlio Andrea) per il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, e due riconoscimenti particolari alle società Itala Ciclismo di San Bartolo a Cintoia (presidente Giuliano Cenni), ed al Club Ciclo Appenninico 1907 di Borgo San Lorenzo (presidente Giuseppe Parigi) per il loro Centenario.
Il tutto tra scroscianti applausi e la presenza di autorità, e personaggi dello sport.

Come sempre del resto, ieri come oggi per questo magnifico Giglio D’Oro, fortemente voluto da Saverio Carmagnini e dalla sua famiglia, grazie al patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Calenzano, del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi dell’Ussi e degli sponsor che vogliamo ricordare oltre al Ristorante “Carmagnini del ‘500”:

  • Sara Assicurazioni
  • Melini
  • LM Premiazioni Sportive
  • CariPrato
  • S. Pellegrino
  • Oleificio F.lli Sardelli
  • Masoni Dolci Tipici Senesi
  • Ferrari F.lli Lunelli SpA
  • Gruppo Vangi
  • Meridiana Country Hotel
  • Baroni Vasco Rappresentanze
  • Programma Ambiente
  • Figli Caramelli Eligio Ferramenta
  • Pittore Luigi Romei
     
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