TROPPO piccolo il foyer del Teatro Dante-Carlo Monni di Campi Bisenzio per contenere autorità, ospiti, appassionati di ciclismo presenti alla cerimonia di inaugurazione della mostra sulla carriera di Gastone Nencini, uno dei grandi campioni del nostro ciclismo, superbamente curata e allestita da Elisabetta Nencini figlia del campione. Tra le autorità il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani con il consigliere regionale Jacopo Alberti, il sindaco di Campi Emiliano Fossi che assieme a Elisabetta Nencini e Giani ha tagliato il nastro tricolore inaugurando la mostra. Il vice sindaco di Barberino di Mugello Sara Di Maio, il presidente del Comitato Regionale Toscano di ciclismo Giacomo Bacci, Alessandro Dolfi, il dirigente pratese Carlo Iannelli componente la Procura Federale della FCI, l’ex campione Franco Bitossi, Maria Pia Biaggio moglie di Gastone Nencini che abita a Prato. C’erano Giovanni Battista e Lapo Nencini figli del compianto campione e il direttore del teatro Giovanni Grossi. Marco Ballestracci, scrittore, cantante blues, attore vincitore del Premio Bancarella dello sport e autore di libri sul ciclismo e sul calcio, ha raccontato in chiave ironica la storia della tappa, dove Nencini perse per soli 28” il Giro d’Italia dal francese Anquetil, quest’ultimo aiutato da Coletto e Carlesi. Molti i complimenti per Elisabetta Nencini per l’allestimento della mostra e l’idea di creare un’onda continua di nove metri di racconto della vita sportiva di Gastone Nencini: un libro aperto, dove le immagini si susseguono in ordine cronologico alle parole autorevoli di chi ha scritto e raccontato le sue imprese. Un percorso emotivo che, risveglia l’immagine di un campione senza tempo, che fu, anche e soprattutto, un uomo grande, buono e raro. La mostra che rientra nelle iniziative promosse in vista della partenza della tappa Campi Bisenzio-Sestola (17 maggio) del Giro d’Italia rimarrà aperta fino al 18 maggio e può essere visitata tutti i giorni dalle ore 17 alle 20.
Antonio Mannori