Lunedì la cerimonia a Pontenuovo di Calenzano
IL POKER DI VINCENZO NIBALI NEL GIGLIO D’ORO
CALENZANO (FI).- Lo straordinario vincitore del Tour de France 2014 Vincenzo Nibali, è ancora il protagonista e vincitore del Giglio D’Oro giunto alla 41^ edizione, premio per il miglior professionista italiano della stagione, istituito da Saverio Carmagnini, con il patrocinio del Gruppo Toscano giornalisti sportivi dell’Ussi, la cui cerimonia di premiazione è in programma lunedì 24 novembre alle 11, al Meridiana Country Hotel a Pontenuovo di Calenzano. Per il campione del Team Astana che la prossima settimana sarà con i compagni di squadra nel breve collegiale di Montecatini Terme, è il quarto successo nelle ultime cinque edizioni del Giglio D’Oro, e questa volta per lui premio bis, per aver vinto anche il titolo italiano nel Trofeo Melinda, dove s’impose sul giovane Davide Formolo. Sarà quella di lunedì prossimo una grande festa basta scorrere l’elenco dei premiati, dal colombiano Nairo Quintana maglia rosa al Giro d’Italia, al campione del mondo il polacco Michal Kwiatkowski al quale andrà il Premio International Franco Ballerini. Sarà premiato pure Matteo Trentin con il Memorial Gastone Nencini, mentre lo speciale premio Gino Bartali sarà assegnato alla memoria dell’indimenticabile ed inarrivabile Alfredo Martini, presidente per 40 anni della Commissione del premio, e sarà ritirato dalle figlie Silvia e Milvia. Il premio Franco Ballerini per il miglior giovane della stagione al Campione Europeo juniores e quarto al mondiale, il veronese Edoardo Affini, il Memorial Tommaso Cavorso al tricolore esordienti 2° anno, il toscano Leonardo Brunetti, il premio Ciclismo Sicuro.it, a Simone Temperato. Al 41° Giglio D’Oro tanti gli ospiti, tra i quali il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, il commissario tecnico della nazionale azzurra Davide Cassani, autorità e sportivi. Dopo la premiazione condotta dal telecronista della Rai Francesco Pancani, conclusione della cerimonia organizzata dalla Asd Giglio D’Oro, con il pranzo presso l’Osteria Ristorante Carmagnini del 500.
Antonio Mannori