DIEGO ULISSI, IRIDATO JUNIORES UN ATLETA NATO PER STUPIRE
DONORATICO – Un toscano di appena 17 anni in cima al mondo.
Un ragazzo d’oro del vivaio italiano nato per stupire e vincere, basta guardare la sua storia ciclistica iniziata a sette anni con l’Uc Donoratico, la località dove risiede con i genitori Mauro (ex campione italiano nel fuoristrada), Donatella ed il fratellino Matteo, che però non lo ha seguito in bici e gioca a basket. Sono già 140 le sue vittorie, già campione toscano e italiano (crono allievi, due Coppe D’Oro) tante vittorie di prestigio da allievo, ed in questi primi tre mesi di attività da juniores. Domenica nel cuore delle Ardenne il titolo iridato, 26 anni dopo un altro toscano, Roberto Ciampi di Lazzeretto, che superò l’olandese Vanderaerden a Città del Messico nel 1980 e decimo atleta italiano a conquistare il titolo mondiale juniores su strada, l’ultimo prima di lui fù Damiano Cunego a Verona nel ’99.
“ Ha grandi doti il ragazzino, una facilità nel pedalare incredibile, compie certe imprese con una naturalezza incredibile. Gli appassionati di ciclismo lo possono attendere con fiducia, in Belgio mi hanno detto i tecnici azzurri Callari e Di Candido, ha fatto un’impresa storica, resistendo per tanti chilometri da solo davanti a tutti “. Sono le parole di Alfredo Martini, sottoscritte anche dal presidente del Comitato regionale di ciclismo Riccardo Nencini, felicissimo per questa ennesima vittoria del ciclismo toscano. Attestati che non possono che far piacere a Diego Ulissi che ha fatto impazzire quella quindicina di dirigenti, tecnici e sportivi del Team Vangi Di Nardo, volati in Belgio per seguire lui ed il suo compagno di squadra Magazzini.
“ Momenti duri, difficili, non pensavo ad altro, solo a spingere sui pedali, quando ho visto il traguardo e gli inseguitori che non sarebbero rientrati, ho provato una gioia immensa “. Ed ora sei il più forte del mondo. “ Andiamoci piano, è un momento straordinario, ma per diventare un campione la strada è ancora lunga. Quando ero in fuga, ripetevo a me stesso che non dovevo mollare, arrendermi, era dura anche per chi era dietro, ed a proposito grazie ai compagni di squadra, ai tecnici a quel grande gruppo di sportivi e dirigenti che mi hanno seguito in Belgio “. Una grande avventura, ma dietro l’angolo altre prove ti attendono. “ Ce ne sono tante ancora da superare prima di arrivare lassù, vicino al mio amico Bettini. In questa stagione penso al Giro della Lunigiana, altre gare di prestigio. Intanto è bellissimo pensare che per un anno avrò sulle spalle questa maglia iridata, che poi dovrò difendere e lo farò fino all’ultimo “.
Diego Ulissi, un atleta nato per stupire e vincere: vedrete, non sarà un’attesa inutile.
[Foto: tratta da Yahoo Italia, by AP Associated Press]