BENTORNATO GIRO D’ITALIA
IL GIRO arriva in Toscana, una terra che più di ogni altra lega i suoi sentimenti al ciclismo. Un amore antico unisce la Toscana alla bicicletta, quasi che i valori semplici e solidi di questo sport, si siano saldati in modo naturale e spontaneo, ieri come oggi con la gente di qui.
E’ la terra di tanti campioni, Gino Bartali una delle figure più straordinarie dell’intera storia del ciclismo e dopo di lui Fiorenzo Magni, e poi Gastone Nencini, il “Leone del Mugello”, silenzioso e coraggioso, nato a Bilancino, la località a metà strada tra l’arrivo di Scarperia di oggi e la partenza di tappa domani da Barberino di Mugello. E gli altri, non è una graduatoria ma solo un parziale elenco di coloro che ci vengono in mente, Bini, Bresci, Petrucci, Soldani, Bitossi, Poggiali, Fabbri, Chioccioli, Cipollini, Bartoli, Tafi, Casagrande, Bettini. Ed ancora altri campioni di questa terra del Mugello dove l’entusiasmo è alle stelle per l’arrivo della corsa rosa, pensiamo a Mario e Vasco Baroni, a Guido Boni, all’attuale c.t. della nazionale azzurra, Franco Ballerini. Né vogliamo dimenticare quella figura carismatica stimata e benvoluta da tutti che è Alfredo Martini.
CI SONO voluti trent’anni ed un’occasione importante e soprattutto significativa come il cinquantesimo anniversario della vittoria di Gastone Nencini al Giro d’Italia del 1957 per avere nuovamente un arrivo di tappa (tra l’altro la più lunga di questo Giro con i suoi 254 chilometri) ed una successiva partenza della corsa rosa dal Mugello. Il Giro nacque come è noto nel 1909, quella che si corre è la novantesima edizione, ebbene per il Mugello e per Scarperia è il secondo arrivo della storia. La prima volta fu il 28 maggio 1977 con l’arrivo della Forlì-Mugello di Km 103, Si impose allo sprint un grande velocista il belga Freddy Maertens, che era stato maglia rosa nelle prime sei giornate, nei confronti del connazionale Van Linden e del trentino Osler e la maglia rosa quel giorno era sulle spalle di Francesco Moser che l’avrebbe mantenuta fino sulle Dolomiti quando nella tappa Conegliano-Cortina passò sulle spalle del belga Michel Pollentier che avrebbe vinto quel Giro. Per il Mugello quel 28 maggio di trent’anni or sono, fu veramente di grande festa perché dopo l’arrivo nella tarda mattinata della prima frazione, si svolse nel pomeriggio la seconda semitappa proprio sulla pista dell’Autodromo di Scarperia e sulla distanza di 79 chilometri. Dopo una gara frenetica condotta ad oltre 43 e mezzo di media, vinse Marino Basso al termine di una volata del gruppo compatto con Gavazzi in seconda posizione e Gualazzini (poi retrocesso al 125° posto per scorrettezze) che aveva ottenuto il terzo posto.
QUANTO a Barberino di Mugello, da dove la carovana rosa prenderà il via domani mattina per raggiungere attraverso il Passo della Futa, Fiorano Modenese, è la prima volta in assoluto che ospita la partenza del Giro d’Italia. La tappa di oggi dedicata a Gastone Nencini, e la partenza di domani (prima della quale l’intera carovana del Giro renderà omaggio nel cimitero di Barberino di Mugello al campione mugellano) costituiscono due giornate di grande festa, che dovranno dimostrare, e noi ce lo auguriamo, che il ciclismo in Toscana non è soltanto ricordi e passato remoto, ma anche attualità, ed è importante sapere che questa è ancora la terra del ciclismo.