Grabo IL CAMPIONE DEL MONDO GRABOVSKYY IMPONE LA SUA LEGGE A INDICATORE (AR)
Con dentro ancora la delusione e la "rabbia" per quanto successo al Giro d’Italia, il campione del mondo Dmytro Grabovskyy ha imposto la sua legge nel sesto Memorial Angelo Morini, ottenendo così la sua decima vittoria stagionale e la 25^ per la Finauto D’Etoffe La Conchiglia.
Una nuova impresa ed un’altra dimostrazione di grande potenza da parte del campione ucraino in questa corsa cara a Romano Nofri e che ha visto impegnati 113 atleti di 178 iscritti. Al traguardo ne sono giunti soltanto 21

ed il più forte si è dimostrato il campione iridato che ha innestato la marcia in più nel finale raggiungendo il traguardo di Indicatore alle porte di Arezzo in tutta solitudine accolto dagli applausi degli sportivi presenti. Dietro un primo ristretto drappello di inseguitori con l’ammirevole russo Chtchebeline, ancora una volta tra i più bravi, al pari di Di Salvo, Loria e Stefani, compagno di squadra dello scatenato vincitore che ha voluto tenere fede alla parola data agli organizzatori ed al suo direttore sportivo Luca Scinto prima del via. "Non sono abituato a fare passerella, cercherò di vincere per riscattare la delusione provata al Giro d’Italia per quella penalizzazione, ed intanto penso ai prossimi grandi impegni"“.
Un Grabovskyy che è stato di parola. La gara si è infiammata sul circuito comprendente la salita di Poggiola, lungo Km 7,5 da ripetere 9 volte. Prima una fuga a sette neutralizzata, quindi i tentativi di Stefani, Di Salvo e Mirenda. Poi è entrato in azione l’iridato per la sua galoppata finale che lo ha portato da solo all’arrivo.

ORDINE DI ARRIVO

  1. Dmytro Grabovskyy (FInauto D’Etoffe La Conchiglia Neri) Km 137, in 3h24′, media Km 40,924;
  2. Alerei Chtchebeline (Sammarinese Lupi) a 20";
  3. Giouseppe Di Salvo (Cargo Embassy Albatros);
  4. Domenico Loria (Maltinti Solgomma);
  5. Marco Stefani (Finauto D’Etoffe La Conchiglia Casa Selezione);
  6. Mucelli;
  7. Negri a 40";
  8. Benenati;
  9. Pecoraro;
  10. Vaccai.