Grande finale
dei due nell’internazionale di Carrara

UN’ALTRA VITTORIA
PESANTE PER LA NERI LUCCHINI
FIRMATA STORTONI-VONA

CARRARA.- Il
non ancora ventitreenne marchigiano di Chiaravalle, Simone Stortoni,
ha messo la propria firma sull’albo d’oro del Gran premio Industrie
del Marmo, la prima gara internazionale elite-under 23 del 2008 in Toscana.
Un successo in tandem favorito dalla grande prova per coraggio e spirito
indomito del suo compagno di squadra Vona, nonostante qualche eccesso
nel dispendio di forze quando si era ancora lontani dall’arrivo, che
poteva anche costare caro alla squadra diretta da Luca Scinto che ha
colto qui a Carrara la vittoria numero diciotto.

Tutto invece è bene
quel finisce bene e sul podio di Piazza Matteotti a gioire e festeggiare
l’ennesimo successo c’erano con il primo classificato ed il secondo,
anche il loro irrefrenabile direttore sportivo, Luca Scinto, e due tra
i principali sponsor, Alberto Lucchini e Giuliano Baronti. Grande gara
quella del Marmo organizzata dalla S.C. Fausto Coppi con quattro passaggi
dalla stretta galleria di Ponte dei Vari sulla strada che conduce alle
maestose cave di marmo e alle cui uscita era posto il gran premio della
montagna. Una gara velocissima con 187 partenti di 27 società e la
presenza di Gran Bretagna, Russia, Ucraina, Australia, Loborika Croazia
ed i polacchi della MG KVis Norda. Continui tentativi di fuga protagoniste
varie formazioni in attesa dell’ultimo
passaggio dalla salita che vedeva l’uscita qualche chilometro prima
dei affrontarla di nove atleti. Era una bagarre frenetica con Caddeo,
Vona (irrequieto fino all’inverosimile) Fornasier, Dabrowski, Antonioli,
quindi Kalinin e l’inglese Swift che cercavano la soluzione di forza.
C’era anche il rientro di Fedi, e quello del ventenne australiano
Meyer. Insomma al termine di una girandola incredibile di azioni, nove
erano coloro che si tuffavano lungo l’insidiosa discesa verso il centro
della città per affrontare i 15 Km pianeggianti che avrebbero chiuso
la corsa, mentre dietro erano in 21 a cercare ma senza molta convinzione
di poter rientrare. Il resto lo proponevano i cinque chilometri finali
verso il traguardo di Piazza Matteotti gremito di sportivi con la presenza
anche del sindaco di Carrara, Angelo Zubbani. Provava Stortoni, facevano
altrettanto Fedi e Kalinin, poi era la volta di Vona e la zampata micidiale
del ciociaro lasciava il segno nonostante che Swift, Mayer e Dabrowski
(ecco un altro che ha sgobbato per due) cercassero di
replicare. Quando meno te lo aspetti era invece il compagno di squadra
di Vona, Stortoni a lasciare a sua volta il plotoncino degli otto per
raggiungere in un aggancio “programmato” il laziale. Non c’era
volata, Vona aveva dato e speso già tanto per non dire tutto, e Stortoni
non aveva certo da faticare per anticipare il suo compagno di squadra.
Terzo era l’ottimo Meyer uscito nel finale in un tentativo estremo
di aggancio alla scatenata coppia di testa, poi gli altrettanti bravi
Fedi e Caddeo. UN arrivo che rende i giusti meriti a chi è stato protagonista
in questa internazionale per la quale è stato istituito anche il trofeo
Campioni dello Sport (scelto quest’anno quale campione da ricordare
Ottavio Bottecchia) con una scultura in marmo donata al vincitore.

 

ANTONIO MANNORI

 

ORDINE DI ARRIVO:

  1. Simone Stortoni (Neri Lucchini Nuova Comauto) Km 167,4, in 4h05’43”,
    media Km 41,250;
  2. Emanuele Vona (idem);
  3. Cameron Meyer (Naz. Australia)
    a 7”;
  4. Matteo Fedi (Cargo Compass Albatros) a 20”;
  5. Manuele Caddeo
    (Mastromarco Sensi Grassi);
  6. Ben Swift (Gran Bretagna);
  7. Emanuele
    Fornasier (Moro Scott Bicycle);
  8. Pavel Kalinin (Team Valdelsano);
  9. Jaroslav
    Dabrowski (Pol- MG KVis Norda) a 40”;
  10. Adrian Honkisz (idem) a 1’20”.